sabato 19 dicembre 2015

Le seppie di Uliassi per la cena di Natale


E’ un Natale tutto creativo quello proposto dal ristorante a Senigallia di Mauro Uliassi, con un piatto di mare accompagnato dal Trebbiano della Tenuta Masciarelli del Castello di Semivicoli. Uliassi, dopo una lunga esperienza con numerosi stage e la direzione di un Istituto alberghiero, “figlio d’arte” perché proveniente da una famiglia di baristi, è oggi uno dei più conosciuti chef italiani, pluridecorato dalla Michelin e presente ai massimi livelli in tutte le guide. Potremmo dire: “Della serie il piatto deve essere un’opera d’arte”, inaugurata da Gualtiero Marchesi, e con l’aggiunta di “metto in tavola le erbe dell’ orto” che è una delle ultime tendenze della cucina creativa, vi proponiamo una ricetta molto curiosa che non mancherà di stupirvi se la copierete la notte della Vigilia o la sera del cenone di Capodanno. Meglio, se l’assaggerete sul posto. E con questo suggerimento mi congedo dai miei lettori per il periodo delle Feste imminenti. Il blog riprenderà dopo l’Epifania, probabilmente completamente rinnovato.

 

 

La ricetta

Seppie “sporche”, erbe aromatiche, fegato delle seppia e granita di ricci di mare da abbinare al Trebbiano Castello di Semivicoli.

Per 4 persone

8 seppioline giovani 

55 g di ricci di mare

50 g di fegati di  seppie giovani

carbone di nero di seppia

Vinaigrette qb

sale

pepe

 

Erbe aromatiche: lamio rosso, centocchio, mentuccia romana, rabarbaro cinese, crescione,origano, sedano acquatico, acetosella, borsa pastore, triplice verde, matricaria camomilla, piantaggine, lattuga selvatica, finocchio marino selvatico, perilla aglio da taglio, asparagina.

 

la vinaigrette :

80 g di olio

30 g di xeres

2 g di sale

 

il carbone di seppia

cuocere un pane  tipo ciabatta al nero di seppia .

Spezzarlo e farlo seccare in forno. Frantumarlo e passarlo al setaccio a maglia larga

Tostare  le molliche secche in padella con aglio ed olio.

 

Procedimento:

Pulire le erbe.

Togliere alle seppie il becco e lo stomaco lasciando la pelle e il fegato. Sciacquarle, tagliarle se troppo grandi , condirle con poco olio extra vergine ed arrostirle o cuocerle in padella antiaderente oppure alla piastra. Frullare i fegati  con  la metà dei ricci di mare. Porre a gelare la restante metà  dei ricci  e tagliarli gelati a dadini grandi come un pisello.

 

Il piatto:

Sul fondo di  un’ ampia fondina porre un poco di salsa di fegato e ricci.

Disporre in mezzo tutte  le erbe aromatiche  condite con poco sale, aceto  e olio;

aggiungere  intorno l’insalata di erbe i pezzi di seppia arrostiti e  i pezzi di granita di  ricci gelati, cospargere con un poco di carbone di nero di seppia per dare musicalità al piatto.

 

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