venerdì 24 aprile 2015

La cucina (Ikea?) è la stanza più bella della casa


Ikea, 1.554 mln di fatturato, 21 pdv, è pronta per Expo 2015. 200 proposte food,anche bio, nuove cucine “ecologiche” e supertecnolgiche di domani, laboratori di show cooking interattivi e bistrot con le veggie polpettine, novità assoluta. Ecco cosa vedere, fare e assaggiare, nel suo primo temporary shop a Milano.



 
Ikea, 1.554 mln di fatturato nel 2014 (-0,2% nei negozi comparabili; +1,8% nei pdv non comparabili), 21 punti di vendita, 47,2 mln di visitatori; 6.244 co-worker internazionali, di cui il 54% donne, tra retail, property (che segue costruzione e ristrutturazione di nuovi negozi),trading e distribution; 6.390.077 soci Ikea Family e quasi 75 mln di visite al sito web (www.ikea.it), dal 12 aprile  al Fuori Salone del Mobile, che si è chiuso il 19, e  fino al 30 settembre parallelamente a Expo, ha aperto il suo primo temporary shop in Italia. Tutto in versione green, per l’ecobiobenessere della casa, della cucina e dell’ambiente, cui dedica l’efficienza delle risorse energetiche (94% dell’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili e 92% dei rifiuti riciclati).

 

Ci sono anche molte novità nel food, 200 prodotti da acquistare, con i quali Ikea ha a poco a poco diffuso un nuovo gusto tra gli italiani, rimanendo sempre al passo con i tempi: nel 2004 fu la prima ad inserire prodotti biologici nel suo menu. Adesso tocca alle polpettine vegetariane, dal primo aprile nei ristoranti dei suoi 21 negozi in Italia, ma anche nel mondo. Visto che è una delle realtà più internazionali del retail, impegnata tra l’altro a donare fondi a onlus come Save the Children, Unhcr e Medici Senza Frontiere.





Le cucine sono da sempre il mobile più apprezzato e più venduto di Ikea e sono le protagoniste dello shop.  Oltre a farsele disegnare e montare dagli addetti, si può farlo da soli. A partire dal progetto e scegliendo ogni componente. Da mobile “povero” per chi voleva risparmiare e, se non proprio montare (per fare le cose bene c’è bisogno di un idraulico e di un elettricista),  trasportare i vari pezzi con il proprio mezzo, oggi una cucina Ikea è frutto di un design avanzato, realizzato dai migliori progettisti, anche italiani, visto che l’Italia è la patria del design.

Così la cucina Metod, una delle tre presentate, insieme a fiori, piante, vasellame, lampade, elettrodomestici, sedie, divani, pentole, complementi d’arredo e 200 referenze per il food, è stata reinterpretata da Paola Navone, Studio Irvine & Thomas Sandell e Matali Crasset.



 
Mentre la piccola ed essenziale Hacka, riassume la filosofia positiva della riqualificazione dei processi industriali introducendo cicli di vita dei prodotti che non producano rifiuti, impiegando materiali e componenti riciclabili, gestendo il riuso e il risparmio delle fonti energetiche.

Se poi volete sapere cosa ci riserva il futuro, Ikea ha già progettato e messo in mostra la cucina del 2025, creata da Ideo e le università di Eindovhen e Lund, ipertecnologica e iperconnessa, con la lavapiatti più piccola del mondo e un tavolo molto grande. Sovrastato da una lampada - computer che fotografa ortaggi e altri cibi disposti sul tavolo fornendo dall’alto, per ognuno, i loro possibili impieghi, insieme o da soli. Basta spostarli sul tavolo, ed oplà, ecco la ricetta.

 

Passando alla materia prima di cui è costituito parte dell’arredo (l’altra è il legno), le capsule Sinnerling rappresentano un nuovo modo di trattare il sughero, ecologico e biodegradabile, per mobili di design dal sicuro effetto, che saranno in vendita dal prossimo agosto.

 

Nel laboratorio allestito al piano inferiore, gli interactive show cooking, in un grande spazio cucina dove lavoreranno i cuochi  ripresi e proiettati su un grande schermo ad un lato della tavola allestita per più di 20 partecipanti,saranno centrati sulle diverse culture del cibo in casa e sulle nuove tendenze della ristorazione elaborate in Nord Europa nell’ultimo decennio. Insomma, sì, Ikea è pronta per Expo.

 

E la sua curiosità non ha limiti. Anche nel cibo vegano (l’ 1,7% degli italiani è vegetariano e secondo Coldiretti un visitatore di Expo spenderà in media 675 euro, di cui più della metà per agroalimentare e cene).  Nel bistrot al piano superiore si possono assaggiare le veggie polpettine, una novità assoluta, ripiene di verdure tra cui spicca il sapore agrodolce dei peperoni, senza appesantire il gusto. Poi ci sono le polpettine di carne normali con sugo di mirtilli, il must di Ikea, pizza, patate e acque minerali aromatizzate alla frutta. Più i dolci dal tipico sapore nordico come la cheesecake alla ricotta.

 

 Peccato infine non esserci potuti sedere nel giardino antistante lo shop, allestito dentro una ex fabbrica, perché tutti i tavolini erano occupati. Si sarebbe potuti stare al fresco, in una giornata inondata di sole e piena di gente, circondati da grandi piante e alberi da frutto. Ikea spera che lo facciano molte persone in visita a Milano per Expo in una delle sue zone più belle (Via Vigevano è dietro i Navigli con i suoi mercatini di antiquariato e di fiori ogni domenica).


 


#IKEAtemporary

10 aprile – 30 settembre 2015

DOVE:

Via Vigevano 18 –MM2 Porta Genova

QUANDO:

Orari 10 – 19 aprile: lun –gio dalle 10 alle 22; ven – dom dalle 10 alle 24

15 aprile chiusura anticipata alle 14

20 aprile – 30 settembre: lun – gio dalle 12 alle 22; ven – dom dalle 12 alle 24  

  


Nessun commento:

Posta un commento